Giuseppe Cirino

Sia l’investitore medio sia le aziende, quando sottoscrivono prodotti finanziari, devono capire che sempre più spesso vengono percepiti dal sistema bancario e da alcuni consulenti come “controparte” e non come “partner”. Una volta compreso questo, quindi, il cliente dovrebbe agire di conseguenza.

La “filiale” sotto casa oramai è diventata una vendita al dettaglio. Ti vende solo ed esclusivamente i prodotti della loro casa di gestione ma non perché sia più vantaggiosa, ma perché ha interesse a vendertela. Una fetta molto importante dell’industria del risparmio è basata sulle commissioni quindi visto che il dipendente di banca è uno specialista alla vendita e visto che la filiale deve realizzare dei budget mensili e annuali ti venderanno solo ed esclusivamente i loro prodotti.

Oramai per ottenere un mutuo convenevole propongono necessariamente la polizza alta, oppure un’azienda che per ottenere il finanziamento necessario all’operatività debba sottoscrivere un derivato di cui non conosce le funzionalità o per accedere al conto corrente vantaggioso sia necessario stipulare un “piano di accumulazione” a costi elevati o una polizza di risparmio dai costi altrettanto elevati.

Onestamente non lo ritengo giusto anche perché i prodotti consigliati non vengono compresi dal cliente e molto spesso non sono coerenti con i suoi obiettivi.

Per essere un investitore consapevole i principi che ritengo fondamentali sono:

– Attento ai costi e ai vincoli dei tuoi investimenti;

– Diversifica quanto più possibile;

– Investi con metodologia affidandoti ad un vero professionista del settore, che è un tuo “partner” nelle decisioni economiche e finanziarie della tua vita;

– Dai un nome ai tuoi soldi e ai tuoi risparmi, specificando in questo modo l’obiettivo che vuoi realizzare.

Essere un investitore consapevole significa applicare uno stile di pensiero che consiste nell’analizzare, decodificare e dare un senso alle complessità che ogni giorno si presentano nei mercati finanziari e più in generale nell’agire umano, tenendo presente che nei mercati finanziari prevalgono logiche di massa del tipo “avidità – paura – panico”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *